Formazioni rocciose millenarie, mistici luoghi di culto. Nei dintorni di Scena e Merano la natura mette in mostra le proprie meraviglie. Fatevi ispirare!
Nel 13° secolo i contadini realizzarono intorno a Merano e in Val Venosta dei particolari canali per il trasporto dell’acqua, le rogge (Waale). Per curarne la manutenzione, accanto ad essi costruirono degli stretti camminamenti.
Questi sentieri (Waalwege), di aspetto idilliaco e quasi del tutto pianeggianti, attraversano boschi e praterie, sempre affiancando il canale di irrigazione. Il Waalweg di Scena ha inizio nella spettacolare gola di Masul, nelle vicinanze del Winzerhöhe. Attraverso abetaie e meleti conduce in Val di Nova, con una magnifica vista sulla conca della valle.
E questo è solo uno dei ben nove sentieri d’acqua che si trovano nei dintorni di Scena e di Merano.
I mitici „Stoanerne Mandln“ (omini di pietra) si ergono misteriosi nel cielo sopra Meltina. Un luogo di culto celtico, con centinaia di figure in pietra.
Un luogo magico, avvolto nella leggenda e sconcertante. Questo monumento naturale è uno dei punti panoramici più belli delle Alpi Sarentine: la vista spazia fino alle Dolomiti e all’Ortles. Gli “Stoanerne Mandln“ sono raggiungibili attraverso numerosi sentieri, uno dei quali parte da Avelengo.
Le Dolomiti, le vette delle Alpi Sarentine e delle Alpi Venoste, la Valle dell’Adige. Questo è il panorama che si ammira stando comodamente seduti sulle sedie da cinema realizzate dall’artista altoatesino Franz Messner nel „Knottnkino“, il cinema delle rocce.
Qui si proietta il più bel film della natura, a cielo aperto. Il rilievo stesso su cui sorge è di per sé uno spettacolo: il Sasso Rosso con le sue rocce di porfido che ospita questo cinema all’aperto è stato plasmato milioni di anni orsono. Il Knottnkino si trova tra Verano e Avelengo ed è raggiungibile percorrendo comodi sentieri.